Incontinenza femminile e maschile:
similitudini e differenze

Incontinenza femminile e maschile:<br>similitudini e differenze

CHE COS’È L’INCONTINENZA?

L’incontinenza, ovvero la perdita di urina non controllata, può variare da persona a persona, a seconda dell’età, della storia clinica, dello stile di vita e del sesso di appartenenza. Esistono molti tipi di incontinenza, ma possiamo sintetizzarli in 6 grandi categorie. 

LE DIVERSE TIPOLOGIE DI INCONTINENZA

Incontinenza da stress
Sopraggiunge durante uno sforzo, come un colpo di tosse, sollevare pesi, camminare, ma anche ridere, e può provocare una perdita involontaria di urina. In linea di massima è causata principalmente dalla perdita di sostegno dell'uretra che, di solito, è conseguenza di danni ai muscoli del pavimento pelvico causati ad esempio dal parto.

Incontinenza urinaria da urgenza
Questo tipo di incontinenza è accompagnato da un improvviso e forte bisogno di urinare, che non lascia abbastanza tempo per raggiungere il bagno (impossibilità di inibire, bloccare o rimandare lo stimolo a urinare). Quando questo accade, la necessità di urinare non può essere soppressa volontariamente. Fattori di rischio per l'incontinenza da urgenza includono l'invecchiamento, l'ostruzione del flusso di urina, lo svuotamento incoerente della vescica e una dieta ricca di sostanze irritanti (come caffè, tè, cola, cioccolato e succhi di frutta acidi).

Incontinenza mista
Come dice il nome stesso è un insieme delle due tipologie precedenti (l’incontinenza da urgenza e da stress).

Incontinenza funzionale
Si manifesta nei soggetti con deficit cognitivi o motori. Questi deficit impediscono di urinare normalmente, anche se il sistema urinario risulta intatto e senza problemi di sorta. Le persone che ne soffrono sentono il bisogno di dover urinare ma non possono o non vogliono raggiungere il bagno. L’incontinenza funzionale è spesso riscontrata in queste condizioni: Alzheimer, Parkinson, abuso di alcol, disturbi della mobilità, depressione o ansia e demenza.

Incontinenza urinaria da rigurgito
Si verifica quando la vescica non si svuota completamente. È caratterizzata da gocciolamento post-minzionale (fenomeno in cui la vescica perde lentamente nell'uretra residui di urina, dopo lo svuotamento). Le cause dell'incontinenza urinaria da rigurgito includono: tumori, stitichezza, iperplasia prostatica benigna e danni ai nervi. Anche il diabete, la sclerosi multipla e l'herpes zoster possono provocare questo problema.

Incontinenza transitoria
Si verifica temporaneamente e può essere scatenata da farmaci, insufficienza surrenalica, ritardo mentale, ridotta mobilità e grave stipsi.

INCONTINENZA: NE SOFFRONO DI PIÙ LE DONNE O GLI UOMINI?

Nell’immaginario comune, sono le donne a essere più colpite dall’incontinenza a causa dell’invecchiamento dei muscoli che sostengono l’uretra e per gli eventuali sforzi del pavimento pelvico durante la gravidanza e il parto.

In effetti, basandoci sugli studi portati avanti in questo campo, l’insorgere dell’incontinenza urinaria nelle donne rispetto agli uomini continua ad avere una proporzione di 2 a 1, non solo come numero di persone che ne soffrono: anche in termini di gravità dell’incontinenza, sembra che le forme più gravi siano due volte più frequenti nella donna che nell’uomo. Questo è dovuto anche al fatto che - mentre sull’incontinenza femminile sono stati portati avanti innumerevoli studi e statistiche - l’incontinenza maschile non è stata investigata altrettanto in profondità, quindi i dati che si hanno attualmente a disposizione possono fornire uno scenario indicativo ma non esatto.

Per fare qualche numero, in Italia nel 2000 è stata realizzata una ricerca che ha interessato le aree geografiche di Roma, Milano, Bari, Modena, Udine e Varese: in queste zone sono stati presi in esame 2.721 uomini e 2.767 donne e di questi rispettivamente il 3% e l’11% risultava avere un problema di incontinenza.

Un’ulteriore ricerca realizzata sempre sul territorio italiano a distanza di due anni ha preso in esame 13.365 donne con un’età media di circa 60 anni: tra queste oltre il 10% ha dichiarato di soffrire di incontinenza urinaria, mentre la percentuale negli uomini (con età media di circa 65 anni) è salita dal 3% registrato nel 2000 all’8% del 2002.

Mentre sembra chiaro che, per la propria fisiologia della donna, sia in effetti proprio quest’ultima a soffrire maggiormente di incontinenza (con una percentuale che cresce con l’avanzare dell’età, del numero di parti e di situazioni come obesità e diabete) sembra altrettanto chiaro che i tipi di incontinenza principali che affliggono donne e uomini sono diversi.

INCONTINENZA MASCHILE E FEMMINILE: CAUSE DIFFERENTI

Sono moltissime le donne che soffrono di incontinenza da sforzo (o da stress)  - alcuni studi parlano di un’incidenza fino al 40% nelle donne tra i trenta e i cinquant’anni - e le cause possono essere di diversa natura.

Uno degli eventi che più di frequente è causa dell’incontinenza urinaria è rappresentato dalla gravidanza e dal parto. L’aumento del peso durante i nove mesi di gestazione e la generale pressione esercitata dal feto sulla vescica della donna possono compromettere le funzionalità legate alla minzione. I muscoli del pavimento pelvico sono messi a dura prova e si indeboliscono: per questo motivo capita spesso che non riescano a sostenere la pressione addominale e lascino scappare delle piccole perdite. 

A differenza di quelle degli uomini, poi, le vie urinarie femminili sono più corte e il loro pavimento pelvico è più debole. Con l’avanzare dell’età, inoltre, il cedimento dei tessuti connettivi può portare a un indebolimento della vescica. La menopausa, ad esempio, è un altro elemento che influisce sul verificarsi dell’incontinenza, così come l’obesità e la tosse cronica

Anche gli uomini soffrono di problemi di incontinenza da sforzo, sebbene in misura minore rispetto alle donne. Spesso la causa è legata ai postumi di un intervento alla prostata: in questo caso, seguendo un programma di riabilitazione pelvica che preveda una serie di esercizi muscolari si può intervenire efficacemente per ridurre le perdite di urina. 

L’incontinenza da urgenza è la tipologia di disturbo che interessa più di frequente gli uomini. In questo caso la persona avverte un’incontrollabile e irrefrenabile stimolo alla minzione che spesso non riesce a gestire. Questa urgenza si può presentare all’improvviso, provocando un disagio profondo in chi ne è soggetto, e ha diversi gradi di gravità. Il sesso maschile è inoltre più interessato dal fenomeno dell’iperattività della vescica: in questo caso la persona può avvertire un frequente stimolo alla minzione (anche quattro volte in più rispetto alla media fisiologica) associato alla sensazione di non arrivare mai allo svuotamento completo. L’incontinenza da stress può anche verificarsi in compresenza con la tipologia da urgenza: in questo caso si parla di incontinenza mista. 

INCONTINENZA MASCHILE E FEMMINILE: LE CAUSE COMUNI

  • Interventi chirurgici. Soprattutto le operazioni che interessano il tratto urinario, come la prostatectomia (intervento alla prostata) hanno come effetto collaterale l’incontinenza. 
  • Gravi patologie. Il morbo di Parkinson, l’ictus, la sclerosi, diverse forme di tumori sono tutte patologie molto invalidanti che possono portare a non controllare la minzione. Anche infezioni e forti traumi del tratto urinario possono diventare causa di incontinenza. 
  • Invecchiamento. Una progressiva degenerazione del tono muscolare è tra le cause delle perdite urinarie. 
  • Intensa e continua attività sportiva. Ci sono pratiche sportive (fra cui l’equitazione, la corsa, la pallavolo, ecc.) che sottopongono la muscolatura pelvica a una sollecitazione estremamente intensa che, a lungo andare, può danneggiare i tessuti del pavimento pelvico. 

Per chi soffre di incontinenza urinaria, uomo o donna che sia, modificare il proprio stile di vita è il primo passo per poter iniziare i successivi trattamenti. La perdita di peso, la riduzione di assunzione di caffè e lo stop del fumo aiutano. Come aiuta parlarne, senza vergogna, con il medico di famiglia o con uno specialista (urologo, ginecologo, fisiatra, geriatra). Nel momento in cui la problematica emerge, è possibile stabilire la scelta dell’ausilio assorbente più corretto.

FONTI

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