Anziani soli? C’è chi dice no.

Anziani soli? C’è chi dice no.

La solitudine degli anziani è un’emergenza che si è diffusa silenziosamente nel nostro Paese. Colpisce 2.5 milioni di persone oltre i 74 anni di età, il 40% della popolazione appartenente alla terza età. Un fenomeno che preoccupa, malgrado il quale, da nord a sud, si registrano storie che per coraggio e lungimiranza sono in grado di scaldare il cuore. Possiamo chiamarli esempi virtuosi. O semplicemente realtà che aiutano anziani e caregiver a sentirsi meno soli nonostante le difficoltà. A testimonianza del fatto che con una buona dose di inventiva e tanta voglia di fare tutto è possibile. 

Come a Piacenza, dove è nato un luogo in cui donne e uomini di 90 anni e bambini di 3 anni convivono felicemente. Si chiama “educazione intergenerazionale”: consiste nel far coabitare nella stessa struttura un asilo nido e un centro anziani. Leggi qui per approfondire la notizia.

Altro progetto virtuoso viene segnalato da Cicala, piccolo borgo calabrese dove i malati di Alzheimer possono andare in giro liberamente, riappropriandosi così della propria vita. Si tratta del primo esempio in Italia di borgo “amico delle demenze”: i pazienti possono fare la spesa o andare dal parrucchiere, superando così ogni pregiudizio. Leggi qui per saperne di più.

A Brindisi invece è partito il primo progetto di co-housing per over 65 autosufficienti. Si chiama “Ca.za” e nasce dall’idea di tre ragazze che avevano perso il lavoro. Offre l'opportunità a chi è rimasto solo di condividere la quotidianità con persone nella stessa situazione. Dalla spesa al pranzo, da una partita a carte a una gita fuori porta, sono diverse le attività di aggregazione organizzate. Vuoi saperne di più? Leggi qui la notizia.

Altra storia virtuosa è segnalata a Padova, dove è nato "GenerAzioni Insieme", un progetto di condivisione intergenerazionale tra gli over 65 e i più giovani fondato sulla cultura nei suoi vari aspetti. Una serie di appuntamenti aperti a partire dalla lettura di gruppo, per scambiarsi opinioni e consigli fra giovani e meno giovani, promuovendo così il dialogo intergenerazionale. Per approfondire la notizia, leggi qui.

Mentre a Bergamo è stato recentemente promosso il progetto “Volontari digitali per Bergamo Aiuta”, che consente agli over 65 di chiedere assistenza telefonica per l’utilizzo di tablet, smartphone e computer. Un servizio di alfabetizzazione informatica che permette agli anziani di sbrigare più velocemente alcune pratiche come la prenotazione degli esami clinici online o di agevolare il dialogo con i familiari lontani. Leggi qui la notizia per saperne di più.

L’associazione Auser invece promuove l’iniziativa “Aperti per ferie”, che mira a coinvolgere in tutta Italia le persone anziane in attività sociali stimolanti: ginnastica, visite guidate, musica, attività ludiche. Sei interessato ad approfondire la notizia? Leggi qui.

Insomma, in un Paese che invecchia, ma nello stesso tempo stenta a riconoscere i bisogni delle persone anziane e di chi se ne prende cura, nascono anche progetti innovativi che affermano il diritto all’inserimento sociale tramite il mantenimento di una vita attiva e stimolante. Progetti che fanno ben sperare.

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